Sono di Bernocchi «Il peccato originale del Pci» e la Terza parte (capp. 6, 7, 8, 9, 10, 11)
Sono di Massari la Prima parte (capp. 1, 2, 3, 4) e la Seconda parte (cap. 5)
pp. 192 (formato 17x24) - € 15,00 (2021) [storia e memoria .45]
Una nascita disastrosa, una giovinezza succube dello stalinismo, un’età adulta al servizio delle istituzioni nazionali e della divisione del mondo stabilita a Jalta, una morte ingloriosa a 70 anni: questa in sintesi la parabola esistenziale dei gruppi dirigenti del Partito comunista italiano.
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Introduzione di Michele Nobile
Il peccato originale del Pci (p.b.) Prima parte (r.m.) IL PCD’I PRIMA DELLA GUERRA (1928-1941) 1. Mutazione e dissolvimento del Pcd’I (1928-40) La liquidazione di Bucharin - L’invenzione della «svolta» a sinistra - La folgorazione di Togliatti - L’industrializzazione accelerata e la collettivizzazione forzata - La «fascistizzazione» socialdemocratica - La stalinizzazione italiana 2. Assassinî e contributi al Gulag di Togliatti, Roasio, Vidali ecc. (Mosca, Spagna, italiani in Urss) Il contributo di Togliatti ai processi di Mosca - Assassinî staliniani di antifranchisti in Spagna - Italiani vittime dello stalinismo in Urss - La questione «Vidali-Contreras» 3. Togliatti e lo sterminio del Partito comunista polacco (1937-39) Perché uno sterminio così totale? - Riflessione aggiuntiva sui processi di Mosca - L’uccisione di Béla Kun 4. Il Pcd’I e il Patto Hitler-Stalin (1939-41) Il più grande patto d’aggressione nella storia - I negatori del carattere aggressivo del Patto - Il poco che resta del Togliatti di quel periodo - Le Lettere di Spartaco del 1939-40 - I nazisti scompaiono dagli articoli di Togliatti - Pietro Nenni - Quando Mussolini non era ancora in guerra a fianco di Hitler - I comunisti che non si piegarono al Patto con Hitler - Leo Valiani e Altiero Spinelli - Opportunismo e autosublimazione repressiva Seconda parte (r.m.) IL PCD’I/PCI E LA GUERRA (1938-1946) 5. Dall’appello alle «camicie nere» all’amnistia per i fascisti: in mezzo la Resistenza L’incomprensione iniziale e recidiva della natura del fascismo - La socialdemocrazia peggiore del fascismo - Il Fronte popolare esteso per l’Italia fino al regime fascista - Il biennio filohitleriano - Gli scioperi di marzo e aprile - Pietro Badoglio doppiamente criminale - La svolta di Salerno imposta da Stalin - La Resistenza antifascista e anche antinazista - Assassinî «esemplari» di antifascisti italiani: Tresso, Vaccarella, Atti, Pasolini, Acquaviva - Fascisti sino alla fine - L’amnistia Togliatti Terza parte (p.b.) IL PCI E LA REPUBBLICA (1956-1991) 6. La Rivoluzione ungherese e il ruolo del Pci (1956) Il ruolo della stampa comunista nella falsi?cazione degli eventi ungheresi - L’VIII Congresso del Pci - La posizione opposta del Psi 7. L’atteggiamento verso il movimento degli studenti (1968) Il Pci e il Movimento studentesco - Dopo gli scontri di Valle Giulia - La goffa polemica di Pasolini contro il movimento - Tra Pci e movimento, incontro mancato o impossibile? 8. Compromesso storico, divorzio, «non sfiducia» ad Andreotti: il rapporto malato del Pci con la Dc e i cattolici La legge e il referendum sul divorzio - Dal «compromesso storico» al sostegno al governo Andreotti 9. La guerra del Pci contro il movimento del ‘77 10. Il rapimento Moro e la «fermezza intransigente» del Pci
11. La marginalità del Pci negli anni ‘80 e l’inglorioso scioglimento La sconfitta dei 35 giorni di lotta alla Fiat e il «governo mancato» - Immaginifche improvvisazioni berlingueriane - La gestione incolore di Natta e l’inglorioso scioglimento del Pci Indice dei nomi